Tutto ciò che gira attorno al russo Leonid Sebastianov che cita lettere private di Papa Francesco appare insensato e trattandosi di una guerra atroce, con tante vittime, non può essere manipolato solo per personali motivi mediatici
(L.B., R.C. - a cura Redazione "Il sismografo") Nell'ennesima ondata mediatica che coinvolge la persona del Papa - in modalità del tutto presunta - in una mediazione vaticana per mettere fine alla guerra di aggressione di Mosca contro Kyiv, è riapparso Leonid Sebastianov, personaggio russo singolare che assicura di avere una fitta corrispondenza con Francesco sia nel caso di rilevanti questioni ecumeniche sia in materia geopolitica di importanza planetaria. Nel caso della guerra russa contro l'Ucraina è già intervenuto un paio di volte per informare l'umanità tutta che c'è un piano per una mediazione del Papa.
Ciò che chiama l'attenzione è che la Santa Sede non ha mai precisato con trasparenza se ciò è vero o no. La notizia di Leonid Sebastianov secondo la quale il Papa ha un piano di pace non è stata mai sementita, ridimensionata, precisata. Per ora sono cose che dice Sebastianov, persona molto locuace.
In questi giorni, il punto di partenza sono le dichiarazioni di Leonid Sebastianov, marito di Svetlana Kasyan, "la cantante lirica preferita del Santo Padre", rilanciate dall'agenzia RIA-Novosti e che attribuiscono a Francesco queste parole: "Come vorrei andare a Mosca e parlare con Putin del piano per una soluzione pacifica in Europa".
Queste parole, contenute in una missiva del Papa a Sebastianov, pubblicate parzialmente il 15 febbraio, e non smentite con autorevolezza, sono da considerare parole del Santo Padre vere?
(L.B., R.C. - a cura Redazione "Il sismografo") Nell'ennesima ondata mediatica che coinvolge la persona del Papa - in modalità del tutto presunta - in una mediazione vaticana per mettere fine alla guerra di aggressione di Mosca contro Kyiv, è riapparso Leonid Sebastianov, personaggio russo singolare che assicura di avere una fitta corrispondenza con Francesco sia nel caso di rilevanti questioni ecumeniche sia in materia geopolitica di importanza planetaria. Nel caso della guerra russa contro l'Ucraina è già intervenuto un paio di volte per informare l'umanità tutta che c'è un piano per una mediazione del Papa.
Ciò che chiama l'attenzione è che la Santa Sede non ha mai precisato con trasparenza se ciò è vero o no. La notizia di Leonid Sebastianov secondo la quale il Papa ha un piano di pace non è stata mai sementita, ridimensionata, precisata. Per ora sono cose che dice Sebastianov, persona molto locuace.
In questi giorni, il punto di partenza sono le dichiarazioni di Leonid Sebastianov, marito di Svetlana Kasyan, "la cantante lirica preferita del Santo Padre", rilanciate dall'agenzia RIA-Novosti e che attribuiscono a Francesco queste parole: "Come vorrei andare a Mosca e parlare con Putin del piano per una soluzione pacifica in Europa".
Queste parole, contenute in una missiva del Papa a Sebastianov, pubblicate parzialmente il 15 febbraio, e non smentite con autorevolezza, sono da considerare parole del Santo Padre vere?
Allora, cosa si può dedurre da queste dichiarazioni così impegnative del Pontefice proprio quando si compirà, il 24 prossimo, un anno dall'inizio della guerra della Russia di Putin contro l'Ucraina?
Ecco alcune considerazioni.
1. La prima è palese: dunque esiste un piano di pace del Papa, della Santa Sede; piano che ovviamente dovrebbe essere molto elaborato al punto di volere sottoporlo a Putin nel corso di una visita desiderata al Cremlino.
2. Risulta però alquanto curioso, e anche sorprendente, che l'amico del Papa, Leonid Sebastianov, nulla riferisca su quanto avrebbe detto il Pontefice per quanto riguarda l'altra parte, l'Ucraina di Zelensky. Premesso ovviamente che il Pontefice abbia toccato questa questione. Non si sa.
3. Secondo la versione di Sebastianov, il Papa non parla specificamente della guerra russa contro l'Ucraina. Il russo fa dire al Papa un frase ambigua e quasi incomprensibile: parlare con Putin su un "piano per una soluzione pacifica in Europa". In Europa, oltre all'Ucraina, ci sono in corso diversi conflitti in cui il fattore militare è molto presente, per esempio i Balcani.
4. E' possibile che in Vaticano, il Papa e i suoi collaboratori più stretti e importanti possano credere nell'efficacia di un piano di pace senza parlare con Zelensky e il governo ucraino? Può la Santa Sede, se fosse vero (cosa da escludere) che un accordo di pace si può ottenere senza coinvolgere l'Ucraina?
5. Nelle parole che il russo attribuisce a Francesco su un "piano per una soluzione pacifica in Europa" può essere letta come autocandidatura per guidare una mediazione?
6. Infine, nell'eventualità di un'apertura di credito sia russa sia ucraina a un ipotetico piano di pace vaticano, come si potrebbero risolvere le richieste delle parti, che entrambi considerano non-negoziabili, riguardo la sovranità del Donbas e della Crimea?
Questa questione dell'integrità territoriale è il cuore della crisi bellica sia per Kyiv sia per Mosca.
In una tale dimensione politico-militare non può sfuggire, in modo particolare alla Santa Sede, che la vera e unica mediazione diretta tra le due parti sarà solo possibile quando Washington e Pechino, insieme, decideranno che ci sono le condizioni per chiudere la vicenda bellica.
In questo campo, il Papa e la Sede Apostolica possono offrire un servizio altamente pregevole, ma etico, culturale e morale. Non è poco e forse è questo il vero ruolo della Chiesa.
1. La prima è palese: dunque esiste un piano di pace del Papa, della Santa Sede; piano che ovviamente dovrebbe essere molto elaborato al punto di volere sottoporlo a Putin nel corso di una visita desiderata al Cremlino.
2. Risulta però alquanto curioso, e anche sorprendente, che l'amico del Papa, Leonid Sebastianov, nulla riferisca su quanto avrebbe detto il Pontefice per quanto riguarda l'altra parte, l'Ucraina di Zelensky. Premesso ovviamente che il Pontefice abbia toccato questa questione. Non si sa.
3. Secondo la versione di Sebastianov, il Papa non parla specificamente della guerra russa contro l'Ucraina. Il russo fa dire al Papa un frase ambigua e quasi incomprensibile: parlare con Putin su un "piano per una soluzione pacifica in Europa". In Europa, oltre all'Ucraina, ci sono in corso diversi conflitti in cui il fattore militare è molto presente, per esempio i Balcani.
4. E' possibile che in Vaticano, il Papa e i suoi collaboratori più stretti e importanti possano credere nell'efficacia di un piano di pace senza parlare con Zelensky e il governo ucraino? Può la Santa Sede, se fosse vero (cosa da escludere) che un accordo di pace si può ottenere senza coinvolgere l'Ucraina?
5. Nelle parole che il russo attribuisce a Francesco su un "piano per una soluzione pacifica in Europa" può essere letta come autocandidatura per guidare una mediazione?
6. Infine, nell'eventualità di un'apertura di credito sia russa sia ucraina a un ipotetico piano di pace vaticano, come si potrebbero risolvere le richieste delle parti, che entrambi considerano non-negoziabili, riguardo la sovranità del Donbas e della Crimea?
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In una tale dimensione politico-militare non può sfuggire, in modo particolare alla Santa Sede, che la vera e unica mediazione diretta tra le due parti sarà solo possibile quando Washington e Pechino, insieme, decideranno che ci sono le condizioni per chiudere la vicenda bellica.
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