(Sala stampa della Santa Sede) Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i dirigenti della Confederazione Federsanità e rivolge loro il discorso che riportiamo di seguito:
Discorso del Santo Padre
Discorso del Santo Padre
Care amiche e cari amici, bevenuti!
Ringrazio la Presidente
per le sue parole. Ha citato San Giuseppe Moscati, un “buon samaritano”
davvero, che ha saputo incarnare uno stile di cura integrale, nel
territorio. Anche la vostra Confederazione, che riunisce le Aziende
Sanitarie Locali, Ospedaliere, e gli Istituti di Ricovero e Cura a
Carattere Scientifico, insieme ai rappresentanti dell’Associazione dei
Comuni Italiani, ha un forte legame con il territorio, in una dinamica
continua di scambio tra locale, regionale e nazionale. Con il vostro
impegno, contribuite a mantenere il rapporto tra centro e periferia, tra
piccolo e grande, tessendo relazioni e promuovendo percorsi di
integrazione socio-sanitaria e socio-assistenziale. Proprio a
partire dall’identità del vostro organismo, vorrei proporre tre
“antidoti” che possano aiutarvi a camminare nel solco tracciato.Innanzitutto, la prossimità:
è l’antidoto all’autoreferenzialità. Prossimità. Vedere nel paziente un
altro me stesso spezza le catene dell’egoismo, fa cadere il piedistallo
sul quale a volte siamo tentati di salire e spinge a riconoscerci
fratelli, a prescindere dalla lingua, dalla provenienza geografica,
dallo status sociale o dalla condizione di salute. (...)