(Andrea Paganini) «È avvenuto più volte, che anche le buone ragioni abbian dato aiuto alle cattive, e che, per la forza dell'une e dell'altre, una verità, dopo aver tardato un bel pezzo a nascere, abbia dovuto rimanere per un altro pezzo nascosta.» Alessandro Manzoni, La colonna infame
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Sono passati più di sedici mesi dal 24 settembre 2020, quando il cardinale Giovanni Angelo Becciu venne fatto dimettere dalle sue cariche e spogliato dei suoi diritti. Nei mesi successivi abbiamo assistito a una campagna martellante in cui gli sono state addossate numerose colpe. Lui si è proclamato innocente e ha trovato la vicenda surreale. Il processo – iniziato il 27 luglio 2021 – sinora non è entrato in materia, poiché i Promotori di Giustizia non hanno ottemperato a quanto ordinato dal Presidente del Tribunale Vaticano (consegnare il materiale probatorio nella sua integrità, affinché la difesa abbia «una conoscenza completa degli atti»). Io – che ho seguito con attenzione la vicenda – vorrei riassumere, per amore di verità, quanto ho capito finora. Forse a qualcuno può essere utile.
HO CAPITO che una certa stampa è stata sollecitata a condurre una campagna di diffamazione d’una violenza inaudita – altrimenti detta macchina del fango, killeraggio mediatico, mascariamento o character assassination – contro un uomo che, fino a prova contraria, è innocente.
HO CAPITO che si è praticata una sistematica manipolazione della verità finalizzata ad ingannare i destinatari di tale cattiva informazione.
HO CAPITO che anche vicino al Papa ci sono persone che stanno conducendo un gioco molto sporco.
HO CAPITO che tante persone – a tutti i livelli – sono state ingannate e che molte di esse si sono messe a urlare “crucifige!”.
HO CAPITO che con il tempo numerose accuse si sono rivelate inconsistenti, ma solo dopo aver ottenuto terra bruciata attorno al malcapitato preso di mira.
HO CAPITO che né Becciu né la sua famiglia si sono arricchiti e che le accuse di peculato – per cui apparentemente il cardinale è stato “decapitato” – sono andate via via sciogliendosi come neve al sole.
HO CAPITO che gli organi giudiziari vaticani (pagati con l’Obolo di San Pietro) intervengono in modo selettivo, accanendosi contro qualcuno e chiudendo invece gli occhi su altri, benché regolarmente denunciati.
HO CAPITO che i promotori di giustizia del Vaticano, guidati da un ostinato pregiudizio, hanno preso difilato un granchio dopo l’altro, commettendo errori (orrori) pacchiani e ingiustificabili in un Paese civile.
HO CAPITO che la legislazione del Vaticano è stata ciononostante modificata ad hoc per i loro comodi, sicché “la legge non è uguale per tutti”.
HO CAPITO che l’accusa ha fatto affidamento su falsari pregiudicati e comici da cabaret per formulare le sue ipotesi incriminanti.
HO CAPITO che gli inquirenti hanno seguito cocciutamente un disegno sofisticato per incastrare la loro preda con strumenti invasivi e scorretti, con metodi investigativi illegali (e purtuttavia a quanto pare inefficaci).
HO CAPITO che gli elementari principi di diritto per un processo equo sono stati ripetutamente violati.
HO CAPITO che il materiale probatorio è stato manipolato in maniera inammissibile, con tagli e omissis ridicoli, oltre che colpevoli.
HO CAPITO che sono stati cooptati falsi testimoni e accampate ricostruzioni fantasiose, del tutto prive di fondamento logico (su Pell, su Moro, su Marogna…).
HO CAPITO che – per quanto emerso finora – le accuse si basano su insinuazioni e calunnie, non su fatti reali.
HO CAPITO che il processo, benché sia iniziato da più di mezzo anno (cosa vale un anno nella vita di una persona?), non è ancora entrato in materia perché i pdg non hanno ottemperato a quanto ordinato loro dal Presidente del Tribunale Giuseppe Pignatone fin dalla prima udienza, consegnare cioè il materiale probatorio in forma integrale (cosa hanno da nascondere?).
HO CAPITO che qualcuno ha cercato di contrapporre non solo un cardinale a un altro, ma Becciu al Papa, mentre il cardinale ha dimostrato d’essere pronto a dare la vita per lui, anche quando si è sentito – immagino – abbandonato.
HO CAPITO che la vittima di questa sordida operazione non è solo un cardinale, ma anche il Papa stesso – indotto in errore – e la Chiesa tutta.
HO CAPITO che tra i giornalisti – pure cattolici – regna un servilismo vile: che abbondano i don Abbondio e scarseggiano i fra Cristoforo.
HO CAPITO che in astratto tutti si riempiono la bocca di parole come “garantismo”, “presunzione d’innocenza” o “diritti umani”, ma poi nel concreto nessuno – o quasi – è disposto a muovere un dito.
HO CAPITO che il clericalismo e la cortigianeria proliferano anche perché gli appelli del Papa alla parresia e alla sinodalità cadono rovinosamente nel vuoto.
HO CAPITO che la cronologia dei fatti svela una regia occulta – dentro e fuori il Vaticano – che da tempo regge le fila di una trama malvagia.
HO CAPITO che anche oggi si preferisce sacrificare un essere umano – magari innocente – piuttosto che riconoscere di essere nel torto: come 2000 anni fa, probabilmente si salverebbe Barabba e si crocifiggerebbe Gesù.
NON HO CAPITO come andrà a finire, ma SO che vale la pena – nel proprio piccolo – impegnarsi affinché la verità venga alla luce. E «se questi taceranno, grideranno le pietre».
Vicenda Becciu - Rassegna stampa di Andrea Paganini
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Sono passati più di sedici mesi dal 24 settembre 2020, quando il cardinale Giovanni Angelo Becciu venne fatto dimettere dalle sue cariche e spogliato dei suoi diritti. Nei mesi successivi abbiamo assistito a una campagna martellante in cui gli sono state addossate numerose colpe. Lui si è proclamato innocente e ha trovato la vicenda surreale. Il processo – iniziato il 27 luglio 2021 – sinora non è entrato in materia, poiché i Promotori di Giustizia non hanno ottemperato a quanto ordinato dal Presidente del Tribunale Vaticano (consegnare il materiale probatorio nella sua integrità, affinché la difesa abbia «una conoscenza completa degli atti»). Io – che ho seguito con attenzione la vicenda – vorrei riassumere, per amore di verità, quanto ho capito finora. Forse a qualcuno può essere utile.
HO CAPITO che una certa stampa è stata sollecitata a condurre una campagna di diffamazione d’una violenza inaudita – altrimenti detta macchina del fango, killeraggio mediatico, mascariamento o character assassination – contro un uomo che, fino a prova contraria, è innocente.
HO CAPITO che si è praticata una sistematica manipolazione della verità finalizzata ad ingannare i destinatari di tale cattiva informazione.
HO CAPITO che anche vicino al Papa ci sono persone che stanno conducendo un gioco molto sporco.
HO CAPITO che tante persone – a tutti i livelli – sono state ingannate e che molte di esse si sono messe a urlare “crucifige!”.
HO CAPITO che con il tempo numerose accuse si sono rivelate inconsistenti, ma solo dopo aver ottenuto terra bruciata attorno al malcapitato preso di mira.
HO CAPITO che né Becciu né la sua famiglia si sono arricchiti e che le accuse di peculato – per cui apparentemente il cardinale è stato “decapitato” – sono andate via via sciogliendosi come neve al sole.
HO CAPITO che gli organi giudiziari vaticani (pagati con l’Obolo di San Pietro) intervengono in modo selettivo, accanendosi contro qualcuno e chiudendo invece gli occhi su altri, benché regolarmente denunciati.
HO CAPITO che i promotori di giustizia del Vaticano, guidati da un ostinato pregiudizio, hanno preso difilato un granchio dopo l’altro, commettendo errori (orrori) pacchiani e ingiustificabili in un Paese civile.
HO CAPITO che la legislazione del Vaticano è stata ciononostante modificata ad hoc per i loro comodi, sicché “la legge non è uguale per tutti”.
HO CAPITO che l’accusa ha fatto affidamento su falsari pregiudicati e comici da cabaret per formulare le sue ipotesi incriminanti.
HO CAPITO che gli inquirenti hanno seguito cocciutamente un disegno sofisticato per incastrare la loro preda con strumenti invasivi e scorretti, con metodi investigativi illegali (e purtuttavia a quanto pare inefficaci).
HO CAPITO che gli elementari principi di diritto per un processo equo sono stati ripetutamente violati.
HO CAPITO che il materiale probatorio è stato manipolato in maniera inammissibile, con tagli e omissis ridicoli, oltre che colpevoli.
HO CAPITO che sono stati cooptati falsi testimoni e accampate ricostruzioni fantasiose, del tutto prive di fondamento logico (su Pell, su Moro, su Marogna…).
HO CAPITO che – per quanto emerso finora – le accuse si basano su insinuazioni e calunnie, non su fatti reali.
HO CAPITO che il processo, benché sia iniziato da più di mezzo anno (cosa vale un anno nella vita di una persona?), non è ancora entrato in materia perché i pdg non hanno ottemperato a quanto ordinato loro dal Presidente del Tribunale Giuseppe Pignatone fin dalla prima udienza, consegnare cioè il materiale probatorio in forma integrale (cosa hanno da nascondere?).
HO CAPITO che qualcuno ha cercato di contrapporre non solo un cardinale a un altro, ma Becciu al Papa, mentre il cardinale ha dimostrato d’essere pronto a dare la vita per lui, anche quando si è sentito – immagino – abbandonato.
HO CAPITO che la vittima di questa sordida operazione non è solo un cardinale, ma anche il Papa stesso – indotto in errore – e la Chiesa tutta.
HO CAPITO che tra i giornalisti – pure cattolici – regna un servilismo vile: che abbondano i don Abbondio e scarseggiano i fra Cristoforo.
HO CAPITO che in astratto tutti si riempiono la bocca di parole come “garantismo”, “presunzione d’innocenza” o “diritti umani”, ma poi nel concreto nessuno – o quasi – è disposto a muovere un dito.
HO CAPITO che il clericalismo e la cortigianeria proliferano anche perché gli appelli del Papa alla parresia e alla sinodalità cadono rovinosamente nel vuoto.
HO CAPITO che la cronologia dei fatti svela una regia occulta – dentro e fuori il Vaticano – che da tempo regge le fila di una trama malvagia.
HO CAPITO che anche oggi si preferisce sacrificare un essere umano – magari innocente – piuttosto che riconoscere di essere nel torto: come 2000 anni fa, probabilmente si salverebbe Barabba e si crocifiggerebbe Gesù.
NON HO CAPITO come andrà a finire, ma SO che vale la pena – nel proprio piccolo – impegnarsi affinché la verità venga alla luce. E «se questi taceranno, grideranno le pietre».
Vicenda Becciu - Rassegna stampa di Andrea Paganini