Aeroporto Internazionale Zvartnots/Erevan - Arrivo degli ex prigionieri |
Il significativo valore distensivo della liberazione di prigionieri di guerra nel lungo e doloroso conflitto tra Arzeibagian e Armenia, con il determinante contributo dell'Ungheria presso le autorità di Baku, così come il dono dei vaccini, si accresce se si tiene conto che tra Budapest e Armenia i rapporti diplomatici sono congelati dal 2012, e cioè da quando Erevan - il 31 agosto del 2012 - sospese i legami diplomatici con l’Ungheria in seguito all’estradizione di Ramil Safarov, ufficiale azero, condannato a morte per l’uccisione, avvenuta nel 2004 su suolo magiaro, di un militare armeno. Rispedito a Baku, Safarov è stato esonerato dalla condanna ed ha ricevuto il perdono ufficiale del presidente Ilham Aliyev. (Vicenda Safarov - Rapporti bilaterali Armenia/Ungheria)
Da più parti, nell'aerea del Caucaso ma anche nelle stanze della diplomazia vaticana, sempre presente e attiva nella regione, si sottolinea che quanto accaduto nelle ultime 48 ore è un confortante segno di "stabilità e sicurezza" per i popoli dell'area.
Péter Szijjártó, Ministro degli Esteri ungherese ha scritto nella sua pagina Facebook che Budapest darà sempre "ogni aiuto per portare una stagione di pace e tranquillità in questa parte del mondo", per poi concludere: "Abbiamo potuto contribuire ancora oggi a questi sforzi".