(Filippo Di Giacomo, Venerdì di Repubblica) Il pubblico dei talk show lo ha conosciuto soltanto di recente. Ma tra gestioni finanzierie disisvolte, amicizie imbarazzanti e dossier avvelenati ecco chi è davvero Carlo Maria Viganò. Purtroppo sì, come lamentato da michele Serra, l'hanno fatto pure vescovo, anzi arcivescovo. A parziale giustificazione di questo ennesimo errore di giudizio sui suoi uomini da parte di Santa Romana Chiesa, va detto che molto è stato dovuto all'astuzia e all'imbroglio. Carlo Maria Viganò, il presule che, lo scorso 9 novembre, si è fatto notare in un talk show televisivo con deliranti esternazioni negazioniste su pandemia e vaccini, ha ben sfruttato le tre condizioni che, durante il pontificato wojtyliano, erano necessarie per fabbricare vescovi à la carte: lavorare in Vaticano, avere uno sponsor di peso, disporre di un po' di soldi. (...)