(Sala stampa della Santa Sede) Questo pomeriggio, al Colosseo in Roma, ha luogo l’Incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio: Religioni e Culture in dialogo “Popoli fratelli, terra futura”, in corso dal 6 al 7 ottobre. Alle ore 16.30 il Santo Padre Francesco ha presieduto la preghiera dei cristiani insieme ai rappresentanti delle altre religioni. Al termine, il Papa si è recato sul palco insieme ai vari rappresentanti dove ha luogo l’Incontro internazionale e l’inizio della cerimonia. Nel corso della cerimonia è stato letto l’Appello di Pace. Pubblichiamo di seguito il discorso che il Santo Padre Francesco ha rivolto ai partecipanti all’Incontro:
Discorso del Santo Padre
Cari fratelli e sorelle!
Saluto e ringrazio tutti voi, Capi di Chiese, Autorità politiche e Rappresentanti delle grandi religioni mondiali. È bello essere qui insieme, portando nel cuore e nel cuore di Roma i volti delle persone di cui ci prendiamo cura. Ed è importante soprattutto pregare e condividere, in modo limpido e accorato, le preoccupazioni per il presente e l’avvenire del nostro mondo. In questi giorni tanti credenti sono convenuti, manifestando come la preghiera sia quella forza umile che dona pace e disarma i cuori dall’odio. In vari incontri, è stata espressa anche la convinzione che occorre cambiare i rapporti tra i popoli e dei popoli con la terra. Perché qui oggi, insieme, sogniamo popoli fratelli e una terra futura. (...)
Discorso del Santo Padre
Cari fratelli e sorelle!
Saluto e ringrazio tutti voi, Capi di Chiese, Autorità politiche e Rappresentanti delle grandi religioni mondiali. È bello essere qui insieme, portando nel cuore e nel cuore di Roma i volti delle persone di cui ci prendiamo cura. Ed è importante soprattutto pregare e condividere, in modo limpido e accorato, le preoccupazioni per il presente e l’avvenire del nostro mondo. In questi giorni tanti credenti sono convenuti, manifestando come la preghiera sia quella forza umile che dona pace e disarma i cuori dall’odio. In vari incontri, è stata espressa anche la convinzione che occorre cambiare i rapporti tra i popoli e dei popoli con la terra. Perché qui oggi, insieme, sogniamo popoli fratelli e una terra futura. (...)