martedì 10 agosto 2021

Vaticano
I Promotori di giustizia vaticani rispondono "no" alle richieste avanzate dagli avvocati degli imputati nel processo "Becciu + 9". Otto cartelle piene di indizi sul futuro del processo che riprende il 5 ottobre

(a cura Redazione "Il sismografo")
I Promotori di Giustizia non intendono far acquisire al fascicolo del dibattimento le registrazioni video di mons. Alberto Perlasca senza difensore, per evitare la “divulgazione” della sua immagine. La singolare "vicenda Perlasca" all'interno del processo nel quale non è imputato ma dove appare senza ombra di dubbio come il perno dell'impianto dell'accusa, con questo documento depositato il 9 agosto si arricchisce di nuovi insoliti particolari e argomenti. Le otto pagine della "produzione documentale" dei Promotori rivelano che in un processo così concepito tutto può essere stravolto senza poter distinguere alla fine fra innocenti, mandanti e colpevoli.
I due Promotori (Promotore Aggiunto e Promotore Applicato) stanno quindi disattendendo l’ordinanza del Tribunale, che peraltro non disponeva di alcuna “divulgazione”, ma solo del deposito di tali registrazioni. D'altra parte i Promotori confermano che i Rescripta sono "provvedimenti Sovrani” adottati senza "alcuna previa richiesta scritta".
Va ricordato che nella prima udienza del 27 luglio scorso gli avvocati degli imputati fecero diverse richieste documentali  nonché domande puntuali e precise. Le risposte dei Promotori si possono leggere  nella fotocopia allegata qui sotto del documento originale depositato ieri.