(R. C. - a cura Redazione "Il sismografo") La stampa salvadoregna riferisce oggi che Papa Francesco ha autorizzato che il 22 gennaio 2022 si svolga la celebrazione della beatificazione di quattro Venerabili Servi di Dio: il gesuita Rutilio Grande García, i laici Manuel Solórzano e Nelson Rutilio Lemus, compagni di martirio e il sacerdote italiano Cosme Spessotto. La notizia è stato confermata in un comunicato della Conferenza episcopale salvadoregna all'intero popolo di questa nazione centroamericana. Al tempo stesso il comunicato episcopale rivela che sarà il cardinale salvadoregno Gregorio Rosa Chávez a presiedere la Messa con il rito delle 4 beatificazioni.
** Rutilio Grande, ricorda il sito "gesuiti", è nato "a El Paisnal (El Salvador) il 5 luglio 1928. Dopo un periodo in seminario, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 settembre 1945. La sua formazione si è svolta in vari paesi d’Europa e d’America. Fu ordinato sacerdote il 30 luglio 1959. Lavorò per la formazione dei sacerdoti e come parroco e, nella sua missione di evangelizzazione nel suo paese, difese con coraggio i più deboli. Venne perseguitato e assassinato il 12 marzo 1977, insieme al catechista Manuel Solórzano, 72 anni, e al giovane Nelson Rutilio Lemus, 16 anni, mentre si recavano a El Paisnal dalla loro parrocchia di Aguilares per celebrare la novena di San José. La sua morte violenta influenzò molto la vita del suo amico, all’epoca arcivescovo di San Salvador, San Oscar Romero, che nel 1980 sarebbe stato martirizzato a sua volta."
** Padre Cosme Spessoto à nato il 28 gennaio 1923 a Mansué (Italia). Entrò nell'Ordine dei Frati Minori nel 1935. Venne ordinato sacerdote il 27 giugno 1948. Aveva il desiderio di andare missionario in Cina o in Africa. Alla fine le richieste di sacerdoti giunte dal Centroamerica lo convinsero che era necessario andare in America Centrale, in particolare in El Salvador, dove giunse il 4 aprile 1950 insieme a due confratelli. Fu ucciso con numerosi colpi di arma da fuoco da sconociuti a San Juan Nonualco, il 14 giugno 1980, mentre pregava davanti all’altare maggiore della sua parrocchia prima di celebrare la Messa.
