venerdì 2 aprile 2021

Vaticano
Papa Francesco riconosce il suo errore nella defenestrazione del cardinale Angelo Becciu?

(L. B. – R. C. – a cura Redazione “Il sismografo”)
La prima e principale reazione di fronte alla notizia clamorosa che Papa Francesco è andato oggi pomeriggio a celebrare la prima messa del Triduo pasquale (in Coena Domini) nella cappella della casa del cardinale Angelo Becciu, è di grande gioia. Il cardinale, come si sa, è stato defenestrato in pochi minuti lo scorso 24 settembre dal Pontefice stesso che disse allora al porporato sardo, gelato e inorridito: “Non hai più la mia fiducia! … Non sei più Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi”. Poi, Papa Francesco aggiunse, rivolto al porporato: “Non sei più, da questo momento,  cardinale elettore, ma mantieni il titolo cardinalizio e la casa in cui abiti in Vaticano”. Il comunicato ufficiale della Sala stampa vaticana del 24 settembre diceva: “Oggi, giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu.”D’allora sono passati più di 6 mesi e tranne la conferenza stampa del 25 settembre del cardinale Becciu per raccontare quanto accaduto nell'incontro con il Papa il giorno precedente, non si è mai detto nulla e così si aprì un buco nero gigantesco nel pontificato, ferita terribile per moltissimi cattolici in tutto il mondo ma anche per gran parte della gerarchia episcopale cattolica, in particolare per moltissimi cardinali che hanno fatto trapelare settimane fa un comento laconico ma perentorio: il prossimo Conclave potrebbe aprirsi con una riabilitazione pubblica del cardinale Becciu. 
Finché le cose non saranno chiarite con trasparenza e coraggio, il mistero resta e per certi versi è ancora più fitto. La stragrande maggioranza dei media, e soprattutto il Gruppo editoriale GEDI-L’Espresso, autore-mandante e ispiratore della campagna di infamie e menzogne contro Becciu, amplificò altre denunce contro il cardinale palesemente non vere come, per esempio, quella di avere mandato soldi della Segretaria di stato in Australia per finanziare testimoni contro il cardinale George Pell. 
Va ricordato che la stampa cattolica quasi tutta accettò passivamente la campagna contro l’ex Prefetto Becciu senza scrivere una riga in difesa della presunzione d’innocenza del porporato, lapidato da ogni angolo, senza la minima misericordia e rispetto per le garanzie di un accusato di reati gravi. Il Papa stesso disse al cardinale, come Becciu raccontò nella conferenza stampa del 25 settembre, che si era macchiato di peculato. 
Molte di queste accuse furono presentate sulla stampa mondiale come risultato delle inchieste giornalistiche del settimanale L’Espresso a firma di Massimiliano Coccia e  del direttore Marco Damilano.
Certamente il gesto del Papa ha un solo significato, molto importante e dirimente. E’ come se dicesse tramite un simbolo eloquente: mi sono sbagliato, ho agito in modo autoritario e irruento. Sono stato malinformato. Sono stato ingannato. Chiedo perdono.
Noi siamo felici perché il cardinale Becciu potrà difendere la sua innocenza dopo che nei giorni scorsi altri due verdetti, in Australia e nel Regno Unito, hanno dimostrato che molte accuse contro di lui erano false. In alcune di queste accuse molto rilevanti i primi grandi e macroscopici errori sono addirittura, secondo le sentenze,  colpe dirette dei poteri giudiziari vaticani.
Il Papa sembra aver preso atto ora di questo suo doloroso errore.
Vedremo cosa accadrà prossimamente con questa vicenda straziante nonché confusa. Per ora non c'è nessuna informazione autorevole. Gli organi di stampa vaticani ufficiali in poche righe precisano in diverse lingue: "Secondo quanto hanno riferito fonti dei Focolari confermate dall’entourage del cardinale Angelo Becciu, questo pomeriggio intorno alle 17.30 Papa Francesco è arrivato nella cappella dell’appartamento privato del porporato nel palazzo del Sant’Uffizio e vi ha celebrato la Messa in Coena Domini. Oltre al cardinale e alle suore che lo aiutano erano presenti alcune focolarine. Trattandosi di un impegno privato del Santo Padre, non ci sono conferme ufficiali".