domenica 2 settembre 2018

(a cura Redazione "Il sismografo")
(LB) Non so perché ma oggi, ascoltando e poi leggendo quanto detto da Papa Francesco prima della recita dell'Angelus, ho pensato a Carlo Maria Viganò, il "grafomane Savonarola di Varese". Ecco quanto ha detto il Santo Padre:
“Non lasciarsi contaminare da questo mondo” non vuol dire isolarsi e chiudersi alla realtà. No. Anche qui non dev’essere un atteggiamento esteriore ma interiore, di sostanza: significa vigilare perché il nostro modo di pensare e di agire non sia inquinato dalla mentalità mondana, ossia dalla vanità, dall’avarizia, dalla superbia. In realtà, un uomo o una donna che vive nella vanità, nell’avarizia, nella superbia e nello stesso tempo crede e si fa vedere come religioso e addirittura arriva a condannare gli altri, è un ipocrita.