Francesco in basilica partecipa alla messa per la memoria liturgica di san Pio X. Papa dei catechisti
L'Osservatore Romano
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foto di Katarzyna Artymiak |
«L’anno scorso — ci dice — ero a Riese insieme con cardinale segretario di Stato per la solenne celebrazione in occasione del centenario della morte di Papa Pio x. Quest’anno, trovandomi qui in Vaticano per la ricorrenza, ho chiesto di poter celebrare in basilica». Immaginare lo stupore di monsignor Bonora quando, accompagnato da due sacerdoti della Segreteria di Stato e dai ministranti maltesi, ha visto avvicinarsi un sampietrino che lo ha avvisato: «All’altare di San Pio x c’è il Papa!». «Che faccio? Torno indietro?». «No, no, vada pure». La titubanza del prelato è stata immediatamente vinta dal Pontefice che, vedendolo arrivare con un sorriso lo ha invitato a cominciare la celebrazione. «Dopo la messa — racconta monsignor Bonora — il Santo Padre mi ha spiegato che stamattina presto aveva già celebrato ma che, recatosi in basilica per la sua devozione a Papa Pio x, ha deciso di fermarsi insieme alla settantina di fedeli presenti».
«È stato un momento commovente e quasi familiare» confida Bonora, il quale durante la messa è sceso dai gradini dell’altare per scambiare l’abbraccio di pace con Francesco, che poi si è comunicato mettendosi in fila insieme agli altri fedeli. Fedeli nel frattempo aumentati a vista d’occhio, dopo che era circolata la voce della presenza del Pontefice.
Al termine, il celebrante, rivolgendosi ai presenti, ha affidato a san Pio x le necessità di ognuno e della Chiesa, e soprattutto la persona del successore di Pietro. Tutti hanno quindi pregato con un Gloria al Padre.
La presenza di Papa Francesco alla messa, come semplice fedele, è stata per monsignor Bonora un grande insegnamento: «La devozione personale del Pontefice per Pio x — sottolinea — ci dice di uno stile pastorale che era quello di Papa Sarto, cioè uno stile di Chiesa dove tutti, pastori e fedeli, sono fratelli. Sono lo stile e la sensibilità di un uomo che è stato posto dal Signore al servizio di tutta la Chiesa, ma che vuole camminare con tutti i fedeli, con semplicità, con modestia, sull’esempio dei santi». Quei santi, conclude il sacerdote, che «ci sono stati dati come piccole luci per il nostro cammino. E san Pio x è stato una luce autentica per il suo tempo, affinché la Chiesa si riformasse e intraprendesse il suo rinnovamento nel solco della sacra Scrittura, della vita pastorale dei fedeli e, soprattutto, dell’eucaristia, data anche ai bambini».
L'Osservatore Romano, 23 agosto 2015